Sovradimensionamento dell’impianto: come sfruttare al meglio l’energia

Il sovradimensionamento dell’impianto consiste nella capacità di produrre più energia dai pannelli, di quella che l’inverter può effettivamente trasformare lato corrente alternata.

A volte potrebbe sembrare una scelta sbagliata: perché mettere così tanta potenza quando non posso convertirla tutta sul lato AC? In realtà non è proprio così.

Produzione impianto fotovoltaico

Durante la giornata, la produzione di un impianto fotovoltaico, non è costante. Ci sono delle fasce d’orario che, più di altre, consentono di avere a disposizione una quantità di energia maggiore, a parità di condizioni climatiche.

Generalmente ad inizio giornata la produzione dell’impianto è in percentuale molto bassa rispetto a quella potenziale dei pannelli. Progressivamente nel corso della mattinata la produzione sale, raggiungendo il suo picco intorno a mezzogiorno.

Durante il pomeriggio questa torna a scendere, fino al totale spegnimento dell’impianto nelle ore serali.

Perché conviene sovradimensionare un impianto?

La produzione non costante dell’impianto non dipende solamente dall’orario nel quale viene effettuata la verifica. Ci sono molti altri fattori che vanno ad influire sulla quantità di energia che una certa quantità di pannelli riesce a produrre in un certo lasco di tempo.

  • Condizioni climatiche: una delle cause che sicuramente influenzano maggiormente la produzione di un impianto è la presenza o meno del sole. In condizioni di pioggia o in generale di poco irraggiamento, la potenza complessiva cala.
  • Temperature: all’interno delle schede tecniche di ogni pannello fotovoltaico, viene riportata una potenza massima. Essa viene misurata in condizioni di test standard, solitamente a 25°C. Al crescere della temperatura della cella il modulo perde una certa quantità di energia, calcolabile dal coefficiente di temperatura della potenza massima.
  • Periodo dell’anno: durante i mesi invernali la produzione è più bassa rispetto al resto dell’anno

Alla luce di questi fattori, conviene dimensionare la potenza di picco dei pannelli non in base alla potenza di uscita dell’inverter, ma su quantità superiori.

La scelta sul “quanto sovradimensionare” va fatta in base alle condizioni e al luogo d’installazione, come ad esempio: orientamento SUD/EST/NORD/OVEST, condizioni di alto/basso irraggiamento, ecc…

Linee guida per ottimizzare la produzione

All’interno della scheda tecnica di ogni inverter vengono indicate tensione e corrente massima in ingresso. Nella maggior parte delle occasioni è presente anche la potenza massima raccomandata, utile soprattutto nel caso in cui siano presenti delle batterie collegate ad un inverter ibrido.

Quando si va a sovradimensionare bisogna tener conto del fatto che, ogni inverter, lavora in condizioni ottimali quando la tensione dalle stringhe si avvicina il più possibile a quella nominale dell’inverter stesso.

Altro aspetto importante da tenere in considerazione è la potenza tagliata. Sovradimensionando la potenza di picco dei pannelli rispetto a quella in uscita sul lato AC, comporta dei vantaggi nei mesi invernali.

Al tempo stesso però, questo potrebbe comportare dei tagli dei mesi estivi, dove la produzione mediamente è più alta.

Un aspetto da considerare è ovviamente quello di fare attenzione che i vantaggi non superino gli svantaggi: nello specifico che la potenza tagliata non sia maggiore di quella guadagnata nel resto dell’anno.