Comunità Energetiche: tra casi reali e prospettive future

Con la definizione del nuovo Decreto Legislativo 199/2021, viene ufficialmente recepita la direttiva REDII, dopo il parziale recepimento del Dicembre 2019 con l’articolo 42-bis del Decreto Milleproroghe.

Questo nuovo Decreto del Novembre 2021, entrerà in vigore a partire dal 15 Dicembre 2021.

Novità principali nel decreto per le Comunità energetiche

Rispetto alle regole precedenti, nella versione definitiva del Decreto sono state introdotte diverse novità fondamentali. Tra le principali c’è sicuramente l’aumento del perimetro per le CER, che passa dalla cabina secondaria a quella primaria.

Questa novità permette sostanzialmente alle comunità energetiche di diventare una realtà legata ai comuni o anche alle comunità montane, nella versione precedente invece ci si limitava ad una situazione in cui i vari membri si trovavano tutti in piccoli borghi o quartieri.

Aumentano anche le categorie di soggetti ammessi. Nel Art.42-bis del Milleproroghe, erano comprese famiglie, PMI ed enti locali. Con il DLgs 199/2021 vengono aggiunti anche gli enti religiosi, di ricerca e del terzo settore.

Le altre novità principali sono:

  • Potenza massima del singolo impianto: passa da 200 a 1000 kWp
  • Impianti elegibili: FER allacciati dopo il 15/12/2021; esistenti fino al 30% della potenza complessiva delle CER
  • Servizi erogabili: aggiunta la domotica, efficienza energetica, ricarica EV

Prossimi passaggi da parte di ARERA

Dal 15 Dicembre 2021 fino all’adozione dei provvedimenti da parte di ARERA, che dovrà avvenire entro il 15/03/2022, saranno valide ancora le regole del decreto precedente.

Nello specifico, ARERA dovrà in particolare:

  • Prevedere che i distributori rendano pubblici i perimetri delle cabine primarie
  • Individuare le modalità per cui i clienti domestici possano richiedere alle rispettive società di vendita, in via opzionale, lo scorporo in bolletta della quota di energia condivisa
  • Individuare, anche in via forfettaria, il valore delle componenti tariffarie

Entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore del nuovo Decreto, i meccanismi di incentivazione verranno aggiornati tramite decreto del MiTE, il quale andrà a specificare anche le modalità di transizione tra le regole vecchie e le nuove.

Casi reali i 3 cluster principali

Fino a questo momento c’è stato modo di realizzare diversi progetti di CER, di seguito i 3 cluster principali sono stati:

1] Enti pubblici e terzo settore

In questo caso caso il promotore è stato il comune o un altro ente pubblico che, attraverso fondi pubblici, ha investito nelle comunità energetiche alle quali hanno preso parte cittadini, PMI e utenze della PA. La ripartizione dei benefici è andata a tutti i membri o, in piccola parte, all’aggregato stesso.

2] Player energetico

Nel caso del cluster con player energetico, l’investimento è stato del soggetto promotore, il quale ha usufruito direttamente di una parte degli incentivi.

3] Privati cittadini e PMI

La terza realtà, legata ai privati cittadini e alle PMI, aveva lo scopo di ridurre la spesa energetica contribuendo alla sostenibilità ambientale. L’investimento è stato fatto dai singoli membri, i quali hanno sottoscritto un contratto privato per ripartirsi equamente i vari incentivi ricevuti dal GSE.