Autoconsumo e autarchia energetica

Quando si considera un impianto fotovoltaico destinato a fornire energia ad un’utenza è importante valutare due fattori che influenzano la redditività: l’autoconsumo e il grado di autarchia.

 

L’autoconsumo

L’autoconsumo, di solito valutato in valore percentuale (%), è il rapporto tra l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico che viene utilizzata e la totalità dell’energia prodotta dall’impianto stesso.

L’autarchia

L’autarchia è invece il rapporto tra l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico che viene utilizzata e la totalità dell’energia necessaria all’utenza.

In sintesi, il primo parametro esprime “quanto si sfrutta” un impianto fotovoltaico e il secondo “quanta è l’indipendenza”.

Cosa significano i valori di autarchia elevati

Valori di autarchia elevati significano che l’utenza ha la possibilità di ridurre l’impatto negativo di aumenti di prezzi della “corrente elettrica” negli anni a venire e di generare in proprio energia da fonte assolutamente pulita.

Il Prosumer elettrico

L’autoconsumo di energia si realizza in modo naturale: ogni volta che un utilizzatore viene acceso mentre splende il sole l’energia generata in quel momento dal fotovoltaico viene consumata direttamente.

Per questo è importante la gestione dei consumi e l’eventuale installazione di un sistema di accumulo.

 

 

Autoconsumo medio in Italia fonte GSE

In Italia l’autoconsumo medio su tutti gli impianti fotovoltaici nel 2016 è risultato del 18.9% (fonte GSE) ma il dato passa al 33% in impianti sotto i 20 kW che siano anche utenze.