Come e dove installare i sistemi di ricarica?

Il contesto di installazione ed il tipo di servizio desiderato sono degli elementi fondamentali per la scelta della stazione di ricarica per veicoli elettrici; nella Guida e-Mobility di VP Solar si individuano i requisiti e le necessità.

Ad esempio per i seguenti contesti:

  • domestico
  • condominiale
  • posto di lavoro
  • luogo accessibile a terzi (semi-pubblici)
  • pubblico

Evitare il rischio black-out nella ricarica domestica

Nella ricarica domestica è utile considerare dei sistemi per evitare il rischio di black-out ed eventualmente programmare la fase di ricarica in determinate fasce orarie, per i condomìni ed i posti di lavoro si dovrà abbinare un sistema di gestione per imputare i costi agli utenti elettrici e per gli usi semi-pubblici e pubblici implementare sistemi di pagamento evoluti (con APP o tessere RFID).

Nella Guida vengono anche riportati alcuni accorgimenti tecnici per l’installazione dei punti di ricarica:

  • la necessità di alimentazione dedicata e dimensionata con fattore di contemporaneità e utilizzazione di 1;
  • il tipo di protezione differenziale da adottare (30 mA di tipo A se già la stazione implementa all’interno una protezione DC 6 mA oppure tipo B in caso contrario);
  • quelli da adottare se l’infrastruttura di ricarica è presso un’attività già soggetta al controllo dei Vigili del Fuoco;
  • la protezione dal sole e da impatti.

Leggi l’articolo di OTTOBRE
GIE – Il giornale dell’installatore elettrico

Incentivi e detrazioni

La mobilità elettrica, intendendo sia le auto che le stazioni di ricarica, è un settore che ancora richiede degli interventi incentivanti per garantirne lo sviluppo; i maggiori che ne hanno supportato la crescita sono:

  • per le auto l’Ecobonus governativo, ma anche altri bandi in diverse regioni italiane;
  • per i sistemi di ricarica la detrazione fiscale del 50% e del 110%; vedasi con che limiti e a che condizioni nella Guida e-mobility.

Un altro intervento a favore dell’installazione di ricariche domestiche è stata la delibera 541/2020 di ARERA che ha ammesso la possibilità di richiedere, attraverso il GSE, l’aumento gratuito della potenza in prelievo fino a 6,05 kW nelle fasce orarie notturne e festive, a patto che il sistema di ricarica rispetti determinati requisiti, ad esempio di trasmissione dei dati di potenza e la controllabilità da remoto.

Sicuramente molte persone, anche professionisti, avranno delle domande che emergeranno nell’affrontare i temi della mobilità; alle domande più comuni VP Solar fornisce risposta nella Guida, ad esempio:

  • quanto tempo si impiega per la ricarica? Dipende ovviamente da diversi fattori e quindi non è sempre detto si calcoli banalmente dividendo la capacità della batteria per la potenza di ricarica; ad esempio nella ricarica DC al alta potenza i sistemi di ricarica dell’auto preservano il surriscaldamento riducendo gradualmente la potenza di ricarica;
  • le piccole ricariche parziali (dette biberonaggi) danneggiano le batterie? La risposta è assolutamente no perché le batterie al litio non hanno effetto memoria; anzi, per aumentare la vita della batteria è consigliato mantenere il livello di carica tra circa il 30% e il 70% della capacità massima;
  • È possibile utilizzare la presa shuko per la ricarica? La ricarica, detta di Modo 2, con un cavo dotato di presa shuko, nel caso di un utilizzo prolungato e frequente, può presentare dei problemi di surriscaldamento e di sicurezza. È quindi consigliabile almeno dotarsi di un sistema con presa CEE industriale o meglio di una wallbox.