Decreto Energy Release: adottato dal MASE

In data 19 novembre il MASE ha approvato con proprio decreto le nuove regole operative predisposte dal GSE per l’applicazione del meccanismo Energy Release 2.0.

Il decreto, adottato il 23 luglio 2024, è volto a sostenere le imprese energivore che investono in impianti da fonti rinnovabili attraverso una riduzione dei costi dell’energia elettrica.

Energy release 2.0: le nuove regole operative

Le regole operative predisposte dal GSE prevedono che le imprese beneficiarie possano accedere, per il triennio 2025-2027, di forniture di energia elettrica a prezzo calmierato pari a 65 euro al MWh.

Inoltre, per i primi mesi del 2026, è previsto lo svolgimento di una procedura pubblica competitiva. Le imprese energivore beneficiarie dell’energia anticipata che verranno selezionate potranno affidare la costruzione degli impianti anche a soggetti terzi, aumentando così flessibilità e possibilità di collaborazione.

Entro la fine del 2025, il GSE stipulerà i contratti di anticipazione con le imprese beneficiarie, garantendo l’erogazione dell’energia agevolata a partire dal 1° gennaio 2026. Gli impianti dovranno essere completati entro 40 mesi dalla sottoscrizione dei contratti, secondo quanto stabilito dalle nuove regole operative.

Entro 90 giorni dall’approvazione delle regole, il GSE pubblicherà l’avviso per la procedura competitiva.

In cosa consiste l’Energy Release?

L’Energy Release promuove l’uso di impianti da fonti rinnovabili attraverso la cessione anticipata di energia elettrica a prezzi calmierati.

Le imprese energivore stipulano contratti di anticipazione con il GSE per la durata di 36 mesi. Successivamente, le imprese devono restituire l’energia anticipata per 20 anni a partire dall’entrata in esercizio dei nuovi impianti.

Requisiti degli impianti da fonti rinnovabili

Le imprese energivore, ai fini dell’assegnazione a costi calmierati dell’energia elettrica nella disponibilità del GSE, devono realizzare nuova capacità di generazione energetica mediante:

  • Nuovi impianti fotovoltaici, eolici o idroelettrici con potenza minima di 200 kWp, oppure
  • Potenziamento o rifacimento di installazioni esistenti, con incremento minimo di 200 kWp.

Il MASE ritiene che tale strumento sia funzionale a rafforzare la sicurezza energetica nazionale, accelerare gli investimenti nelle fonti pulite e contribuire alla competitività del sistema produttivo nazionale.