Infrastruttura e auto elettriche

Dal 2017 tutte le nuove auto immesse nel mercato europeo sono dotate di almeno una presa standard Tipo2, varia però la potenza che ciascuna auto può assorbire.

 

Le caratteristiche da sapere: potenza effettiva di ricarica

A chi si appresta all’acquisto di un’auto elettrica è consigliabile valutare la massima potenza di ricarica ammessa, per conoscere i tempi necessari all’operazione di ricarica.

Quando un’e-car si appresta a usufruire di una stazione di ricarica il sistema intelligente di gestione della colonnina valuta, dialogando con l’auto, la potenza massima di carica (e anche quella massima ammessa dal cavo che viene usato per la connessione) e di conseguenza la potenza effettiva di ricarica sarà pari alla minima ammessa tra i tre sistemi: la presa di ricarica, l’auto ed il cavo.

Numero di postazioni di ricarica in Italia

In Italia, da dati Eafo, il numero di postazioni di ricarica è di circa 2300 con potenza minore o uguale a 22kW e di 440 con potenza maggiore di 22kW.

Potenza dell’infrastruttura è legata al tempo previsto di sosta

La potenza dell’infrastruttura di ricarica è legata al tempo previsto di sosta dei veicoli elettrici in quella postazione di parcheggio.

Ad esempio in un hotel, dove la permanenza generalmente si protrae per parecchie ore, la potenza di ciascun punto di ricarica può essere anche minore di 3kW.

Viceversa, nelle stazioni di ricarica sulle grandi reti viarie di comunicazione, per agevolare gli utenti nei rapidi spostamenti, il tempo è limitato a qualche decina di minuti, implicando potenze anche ben oltre i 50 kW.

Per approfondire partecipa ad una attività di formazione

VP Solar organizza nell’ambito delle propri attività di formazione rivolte ad installatori, progettisti, integratori e rivenditori, specifici corsi relativi ai sistemi di ricarica.

I sistemi di ricarica possono inoltre essere abbinati ad impianti fotovoltaici, per creare una sinergia virtuosa tra produzione da fonti rinnovabili e l’uso smart per le e-car.