Smaltimento di moduli fotovoltaici, inverter e batterie

I pannelli fotovoltaici e gli inverter a fine vita sono classificati come RAEE (Rifiuti da apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) ed una normativa europea (recepita in Italia dal Decreto Legislativo 49/2014) ne chiarisce e regolamenta in maniera chiara la gestione.

Lo smaltimento di questi rifiuti avviene principalmente attraverso appositi Consorzi che garantiscono il trasporto e ritiro verso appositi impianti di riciclaggio.

Ma a chi compete l’onere di pagare lo smaltimento di questi rifiuti?

Dal 2013 ogni produttore e importatore di materiale RAEE in Italia ed Europa è obbligato ad aderire ad un Consorzio per lo smaltimento dei rifiuti, per ogni prodotto immesso nel mercato il produttore o importatore deve farsi carico fin dall’inizio dei costi di smaltimento, ogni prodotto non appena viene immesso nel mercato viene pertanto codificato e tracciato e viene previsto ancora prima di iniziare il suo ciclo di vita come dovrà essere smaltito a fine vita.

Con l’attuale sistema il costo dello smaltimento viene trattenuto fin dalla “nascita del prodotto” ed è sostenuto dal produttore/importatore.

VP Solar si affida a Cobat

VP Solar si affida a Cobat, Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo che oggi è uno dei principali attori in Italia nella gestione dei rifiuti.

Grazie a Cobat, viene garantito per tutti i prodotti RAEE immessi nel mercato l’accantonamento dell’importo per lo smaltimento, il costante monitoraggio delle attività di raccolta nella penisola e un controllo completo della filiera, dalla produzione fino all’avvio al riciclo dei rifiuti.

Tracciabilità di ogni singolo prodotto RAEE per i moduli fotovoltaici

Per i moduli fotovoltaici Cobat, attraverso un portale on-line, assicura a chi lo usa che tutto verrà svolto in pieno rispetto della legge, con un tracciamento di ogni singolo prodotto.

Cobat recupera e ricicla oltre 150 mila tonnellate di rifiuti tecnologici

Ogni anno il consorzio Cobat consegna oltre 150 mila tonnellate di prodotti tecnologici a fine vita ad una rete estesa e capillare di impianti di recupero in tutto il territorio nazionale con oltre 1300 punti di raccolta in tutta Italia.
Buona parte di questi prodotti vengono trasformati, smontati e riciclati in nuove risorse in un’ottica di economia circolare. Cobat è stato uno dei primi consorzi ad avviare in Italia un percorso di economia circolare, garantendo i più elevati standard i sostenibilità ambientale ed economica.