SEN: obiettivo sicurezza

Il secondo obiettivo della SEN è di rendere il sistema energetico italiano più sicuro; la sicurezza va intesa come la capacità di essere indipendenti dall’estero e da fattori non correlati direttamente al sistema Italia.

 

Sinonimo di indipendenza energetica

L’Italia, stando a dati al 2015, ha una quota di dipendenza energetica ben più alta rispetto ad altri paesi europei, come si può evincere dal grafico seguente:

 

Riduzione dipendenza energetica 2030

Si ambisce a ridurre la dipendenza energetica attraverso i seguenti interventi:

  • incremento delle fonti rinnovabili ed efficienza;
  • investimenti sulle reti per aumentare flessibilità e resilienza;
  • accordi europei per l’approvvigionamento di energia;
  • gestione più efficiente dei flussi e punte della domanda;
  • diversificazione delle fonti di rifornimento dell’energia.

»  Nel grafico riportato di seguito, lo scenario “2030 Tendenziale” è quello senza gli interventi previsti dalla SEN

 

Obiettivo della riduzione del fabbisogno da importazioni di energia

Con l’incremento delle fonti energetiche rinnovabili si stima una copertura del 28% su i consumi totali, superando l’obiettivo UE al 27%, e del 55% sui soli consumi elettrici; l’efficientamento energetico invece consentirà di ridurre il fabbisogno di 10 Mtep al 2030 con benefici sia per la spesa energetica che per le emissioni di CO2.

Mtep è una un’unità di misura dell’energia corrispondente alla combustione di un milione di tonellate di petrolio. Equivale a 11.630 GWh.

 

Per i diversi settori, il beneficio sarà di una riduzione dei consumi, come rappresentato nell’immagine seguente in Mtep:

SEN si affida anche alle pompe di calore

Per la riduzione dei consumi, al fine del raggiungimento del target, la SEN si affida anche alle pompe di calore, dato il loro alto rendimento, mentre le biomasse, storicamente molto sviluppate in Italia, dovranno limitare l’impatto sui livelli emissivi e puntare ad una alta qualità ambientale.

Gli investimenti previsti entro il 2030

Gli investimenti previsti entro il 2030 sono rilevanti: la quota maggiore spetta all’efficienza energetica, con un ammontare di 110 Miliardi di Euro, seguono le fonti rinnovabili con 35 Mld€ e le reti e infrastutture con 30 Mld€.

Il fatto di aver privilegiato le prime due voci indica chiaramente l’obiettivo di incrementare la sostenibilità ambientale del sistema energetico; inoltre si presume un impatto positivo per l’occupazione e l’innovazione tecnologica.