Pompe di calore costi e consumi la visione di Mitsubishi Clima

Una delle convinzioni più comuni riguarda il costo elevato del consumo energetico relativo agli impianti di climatizzazione domestici, tanto da utilizzare queste tecnologie il meno possibile, anche se in realtà le pompe di calore impiegate principalmente per il raffrescamento, riscaldamento e acqua calda sanitaria, ricoprono un ruolo principale nella riduzione dei consumi senza dover rinunciare al comfort.

Pompe di calore per riscaldamento, raffrescamento e acqua calda sanitaria

Le pompe di calore trasformano in energia utile il calore presente nell’ambiente, in base al loro funzionamento si suddividono in:

  • pompe di calore aria/acqua: recupera energia dall’aria esterna e la utilizza per riscaldare l’acqua
  • pompe di calore aria/aria: utilizza l’energia estratta dall’aria e la converte in aria fredda o calda
  • pompe di calore acqua/acqua: sfruttano l’acqua di falda prelevando quindi calore di un sorgente a temperatura stabile
  • pompe di calore geotermiche: sfruttano il calore costante presente nel terreno ad una profondità superiore di 10 metri

La tecnologia in pompa di calore sfrutta le fonti esterne presenti in natura convertendole in calore per l’ambiente.

Il funzionamento si basa sui cicli di compressione ed espansione di un gas/fluido refrigerante, ma con un meccanismo invertito nel caso di riscaldamento dell’ambiente. L’elettricità in queste tecnologie ha la sola funzione di azionare il compressore.

Inoltre l’energia termica assorbita direttamente dall’ambiente esterno diventa circa 3-4 volte quella introdotta con benefici sul costo della bolletta e ambientali.

Quanto influiscono le condizioni climatiche e le temperature esterne

Si può dire che in parte le condizioni esterne influiscono sull’efficacia di una pompa di calore, tuttavia il professionista deve valutare e dimensionare l’impianto tenendo conto di vari fattori.

In primis verifica il coefficiente di prestazione della pompa di calore (Coefficient Of Performance), che evidenzia la relazione tra la potenza termica che può essere generata e la potenza elettrica che viene impiegata. Ad esempio, se la pompa di calore procura 4 kW all’impianto di riscaldamento, assimilando 1 kW, il suo COP è 4.

Per stimare concretamente consumi e resa di un dispositivo di questo tipo, è necessario misurare il rendimento stagionale (SPF O SCOP).
A partire dal COP nella prima fase progettuale si calcola una stima di rendimento stagionale, tenendo conto delle effettive condizioni di attività della pompa sull’impianto termico al quale va allacciata e considerando alcuni fattori come, la zona climatica appunto, la tipologia di pompa di calore e di impianto e il dimensionamento che deve essere adatto al tipo di abitazione.

Confronto tra pompa di calore e caldaie tradizionali

Confrontando le caldaie tradizionali con le pompe di calore a livello generale si può affermare, a parità di condizioni e caratteristiche abitative, che si risparmia il 30% in bolletta con la pompe di calore.

Questa tecnologia infatti va considerata come un prodotto versatile che si adatta alle condizioni ambientali esterne e alle richieste di comfort interno, pertanto non è corretto pensare che funzioni sempre al massimo della sua potenza, che si traduce in maggiori costi elettrici. Infatti questa tecnologia attenua e modula le sue prestazioni così da evitare sprechi elettrici.

Pompe di calore e fotovoltaico

Per aumentare ulteriormente il risparmio spesso le pompe di calore sono abbinate a impianti fotovoltaici che permettono di sfruttare l’energia autoprodotta durante il giorno senza costi aggiuntivi.

Ancora più efficace nel caso di pompa di calore per riscaldamento di acqua calda sanitaria dove è possibile sfruttare l’energia in eccesso per produrre l’acqua calda accumulandola all’interno di un boiler.

Soluzioni Mitsubishi Electric

Mitsubishi Electric ha un’ampia gamma di pompe di calore per riscalamento, raffrescamento e acqua calda sanitari, che si adattano ad ogni esigenza climatica e dimensionamento.

Si divido principalmente in soluzioni monoblocco e splittate e possono lavorare da -7°C fino a 55°C con rendimenti molto alti.