Parco Agrisolare i contenuti definitivi e le risposte alle domande – parte 2^

All’inizio del mese di luglio è stata pubblicata in gazzetta ufficiale la versione definitiva della proposta di legge PNRR – MISURA M2C1 I2.2. “PARCO AGRISOLARE”.

 

 

Con questo bando da circa un miliardo di euro di risorse, vengono confermati i seguenti limiti di spesa:

  • Fotovoltaico: 1.500 €/kWp
  • Sistemi di storage: 1.000 €/kWh fino a un massimo di 100.000 €
  • Colonnine di ricarica: 30.000 euro
  • Rimozione e smaltimento dell’amianto, isolamento termico e sistema di aerazione connessi alla sostituzione del tetto: 700 €/kWp rispetto al fotovoltaico installato.

Chiarito il passaggio di rinuncia tra il Primo Bando e il Secondo Bando

Il testo presentato in Gazzetta ricalca, in gran parte, quanto già presentato nella bozza precedente. Sono state inoltre illustrate le modalità di passaggio dal vecchio bando a quello nuovo, è stato chiarito che sarà possibile rinunciare al primo bando per partecipare al secondo, specificando però che la rinuncia dovrà essere ufficializzata prima dell’adesione al nuovo bando, e i progetti dovranno comunque essere avviati successivamente alla data di presentazione della nuova domanda da parte del soggetto beneficiario.

FAQ: domande pervenute su Bando Agrisolare

Di seguito rispondiamo ad alcune domande pervenute recentemente sul tema, in collaborazione con Zanotti Group:

D1: L’installazione dell’impianto può essere solo sulle coperture o anche a terra?

R1: È prevista solo l’installazione sulla copertura degli edifici soggetti al bando

D2: Se ho già partecipato al primo bando, posso partecipare al secondo con una nuova sezione d’impianto?

R2: Sul Decreto non è precisato, bisogna attendere le regole tecniche del GSE.

D3: L’energia termica può essere convertita, in base ai coefficienti delle tabelle, in equivalente energia elettrica ma è relativa alla sola energia di “processo”, non per riscaldamento ambienti. Corretto?

R3: Il Bando indica solo che ai fini del rispetto dell’autoconsumo, si considera il “consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare”.

D4: L’energia non autoconsumata come viene remunerata quando immessa in rete? C’è un incentivo?

R4: L’energia elettrica prodotta e immessa in rete dall’impianto, non istantaneamente autoconsumata, rimane nella disponibilità dell’azienda agricola beneficiaria che ha la facoltà di venderla sui mercati dell’energia elettrica oppure tramite contratti bilaterali con altri operatori, ivi incluso il GSE attraverso la stipula di una convenzione RID o SSP.

D5: Ma quindi per le imprese agricole di trasformazione, non esiste alcun limite di autoconsumo? Percepiscono l’80% a fondo perduto anche se impianto sovradimensionato rispetto ai consumi?

R5: No. L’incentivo per gli interventi con superamento dei limiti di autoconsumo è dedicato al settore della produzione agricola primaria. In questo caso, l’intensità dell’agevolazione sarà del 30% dei costi ammissibili, con possibilità di aggiunta di ulteriori 20 punti percentuali per gli aiuti concessi alle piccole imprese.

D6: È possibile realizzare un impianto FV e fare una parte di autoconsumo e una parte di vendita in base al PUN?

R6: Dal punto di vista tecnico, se l’impianto è connesso alla fornitura elettrica dell’azienda, l’energia elettrica prodotta viene prioritariamente autoconsumata. L’energia elettrica in esubero verrà immessa in rete.
L’azienda agricola beneficiaria ha facoltà di vende tale energia sui mercati dell’energia elettrica oppure tramite contratti bilaterali con altri operatori.

D7: Quanto a ritroso dobbiamo andare con il recupero delle bollette?

R7: 5 anni (secondo le precedenti regole tecniche del GSE).

D8: Si può richiedere il bando solo per l’accumulo?

R8: No. L’intervento “trainante” della realizzazione di un impianto fotovoltaico deve sempre esserci.

D9: Come sono intesi i 1500€/kWp? Iva inclusa/esclusa? Comprende anche le spese “tecniche”, di progettazione, installazione, ecc.?

R9: Sono comprese anche le spese di progettazione e installazione. L’IVA è un costo ammissibile solo se questa non sia recuperabile.

D10: Per quanto riguarda lo smaltimento dell’eternit e la nuova copertura. Se non ho la necessità di installare pannelli FV su tutta la copertura, la parte del tetto “scoperta” (senza i pannelli), sarà incentivata? Con che percentuale?

R10: È ammessa l’opera di bonifica anche su superfici superiori a quelle d’installazione di impianti fotovoltaici (anche su coperture totalmente distinte) purché appartenenti allo stesso fabbricato.

Per tutti i dettagli e per conoscere come predisporre la domanda di accesso ai benefici previsti dal Bando Parco Agrisolare iscriviti al webinar in collaborazione con Zanotti Group