A partire dal 1° novembre 2025 entra in vigore la Variante 5 della norma CEI 0-16:2022-03, pubblicata dal Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) in attuazione della Delibera ARERA 385/2025/R/EEL del 5 agosto 2025.
L’aggiornamento definisce un nuovo standard tecnico e regolatorio per il Controllore Centrale di Impianto (CCI), con l’obiettivo di migliorare controllo, sicurezza e interoperabilità degli impianti di produzione connessi in media tensione (MT).
Obbligo di CCI per impianti da 100 kW
La nuova delibera estende l’obbligo di installazione del CCI a tutti gli impianti fotovoltaici ed eolici di potenza pari o superiore a 100 kW, connessi in MT.
Viene introdotto anche il principio di potenza aggregata: quando più impianti condividono lo stesso punto di connessione, la somma delle potenze determina l’obbligo di dotarsi di CCI.
Rispetto alla normativa precedente, che coinvolgeva solo impianti superiori a 1 MW, il campo di applicazione si amplia in modo significativo.
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Prestazione PF2: limitazione della potenza attiva su comando del DSO
Tra le principali innovazioni tecniche della Variante 5 vi è la prestazione PF2, ovvero la limitazione della potenza attiva su comando remoto del distributore (DSO).
Il CCI dovrà:
- Ricevere e attuare i comandi remoti entro 10 secondi;
- Garantire una precisione di ±2%;
- Gestire la variazione di potenza (ramp-rate) in modo configurabile;
- Operare autonomamente mantenendo l’ultimo setpoint valido in caso di perdita di comunicazione con il DSO.
Queste novità migliorano la stabilità della rete elettrica e la gestione dinamica della generazione distribuita.
Cybersecurity e comunicazioni: il CCI diventa un nodo sicuro della rete
Cybersecurity
La CEI 0-16 Variante 5 introduce rigidi requisiti di cybersecurity per i CCI.
Ogni dispositivo dovrà essere certificato secondo le norme IEC 62443-4-1 e IEC 62443-4-2, con livello minimo di sicurezza SL1 (Security Level 1).
Sono richiesti inoltre:
- Un modulo di sicurezza conforme allo standard FIPS 140-2 Livello 3
- Una valutazione di conformità rilasciata da un ente accreditato
- Requisiti avanzati per autenticazione, autorizzazione, integrità e disponibilità
Questi obblighi allineano il CCI agli standard internazionali per infrastrutture critiche.
Comunicazioni
La Variante 5 aggiorna completamente il sistema di comunicazione tra CCI e distributore (DSO):
- Tutte le interfacce devono utilizzare il protocollo IEC 61850-8-1 (MMS)
- Connessioni cifrate con TLS 1.2 o 1.3
- Autenticazione tramite certificati X.509
- Conformità alle norme IEC 62351-3 e IEC 62351-8
È stato introdotto anche il Data Object “Health”, che consente al DSO di monitorare in tempo reale lo stato operativo del CCI, migliorando affidabilità e trasparenza del sistema.
Requisiti impiantistici e registrazione dei dati
Dal punto di vista impiantistico, la nuova variante della norma prevede:
- UPS dedicato al CCI con autonomia minima di 30 minuti
- Registrazione dei dati di funzionamento per almeno 30 giorni
- Possibilità di invio remoto tramite syslog
- Reti di comunicazione isolate dal sistema informatico aziendale
Inoltre, nel regolamento di esercizio dovranno essere riportati:
- I dati dei trasformatori di misura (TA/TV)
- La presenza del modem di teledistacco
Verso una smart grid più sicura e integrata
L’introduzione della Delibera ARERA 385/2025 e della CEI 0-16 Variante 5 segna un passaggio cruciale nell’evoluzione del rapporto tra impianti di generazione distribuita e rete elettrica.
Il Controllore Centrale di Impianto assume un ruolo attivo nella regolazione e nella sicurezza del sistema, in linea con i modelli europei di smart grid, favorendo una gestione più efficiente, integrata e resiliente del sistema elettrico nazionale.







