Automobili Lamborghini: un’azienda che guarda all’Industria 4.0 e alla sostenibilità energetica

VP Solar con i propri clienti ha potuto visitare lo stabilimento produttivo di Automobili Lamborghini a Sant’Agata Bolognese, un’azienda pioneristica che da oltre 10 anni guarda all’Industria 4.0” e alla sostenibilità energetica.

Automobili Lamborghini da sempre sinonimo di prestazioni estreme, design esclusivo e artigianalità di altissimo livello ci ha mostrato come performance estrema e responsabilità ambientale non devono escludersi a vicenda, ma possono evolvere insieme.

In primis con l’ibridizzazione della gamma, l’ammodernamento della fabbrica, l’efficienza energetica e la digitalizzazione dei processi.

Visita linea di assemblaggio Urus SE

Abbiamo avuto la possibilità di visitare la linea di assemblaggio dei modelli Urus SE, il primo Super SUV prodotto esclusivamente nella versione ibrida plug-in.

La strategia prevede l’intera gamma passi a configurazioni ibride o elettriche nei prossimi anni.

In questo momento i modelli Urus SE e Revuelto sono già ibridi ad alte prestazioni (HPEV – High Performance Electrified Vehicle).

  • Per Urus SE le riduzione delle emissioni sono pari all’80% rispetto alla Urus S benzina.
  • Per Revuelto, una riduzione di circa il 35% rispetto al suo predecessore Aventador.

Questo dimostra che Lamborghini non intende abbandonare la performance, ma “riconfigurare” il concetto di performance in chiave sostenibile.

Strategia energetica e ambientale di Lamborghini

Un pilastro della strategia energetica e ambientale di Lamborghini è stato annunciato nel 2021 e i principali obiettivi sono:

  • Riduzione delle emissioni di CO₂ per vettura – lungo l’intera catena del valore – del 40 % entro il 2030 rispetto al 2021.
  • Ibrido come fase intermedia, con scadenza verso modelli full-electric: il primo modello completamente elettrico è previsto per il 2028, seguito dal modello SUV elettrico nel 2029.
  • Riduzione delle emissioni del parco circolante: obiettivo del -50% entro il 2025 e -80% entro il 2030.

Il sito produttivo e l’efficienza energetica

Il rafforzamento del modello sostenibile non riguarda solo le auto, ma la fabbrica stessa, un percorso iniziato nel 2010 con l’installazione del primo impianto fotovoltaico, successivamente esteso fino a raggiungere una superficie complessiva di 15.000 m², tra i più grandi della regione all’epoca, in grado di generare oltre 2 milioni di kWh all’anno e ridurre circa 800 tonnellate di CO₂ ogni anno.

Con l’ampliamento appena ultimato nel 2025, che ha interessato l’area del magazzino con una potenza installata complessiva pari a 2,5 MWp su circa 12.000 metri quadri, oggi è in grado di produrre 2,89 milioni di kWh aggiuntivi all’anno, garantendo una riduzione stimata delle emissioni pari a 1.200 tonnellate di CO₂ annue.

Lo stabilimento di Sant’Agata Bolognese è “carbon-neutral on balance” dal 2015, l’obiettivo finale dichiarato è la neutralità carbonica (net-zero) entro il 2050.

Questo ha richiesto non solo riduzioni drastiche, ma anche gestione della residualità, dell’economia circolare, del fine-vita dei veicoli e della supply chain estesa, processi che abbiamo potuto vedere e comprendere durante la nostra visita.

Automobili Lamborghini è un modello di industria dove alto valore, tecnologia 4.0 e sostenibilità convivono.

I punti di ricarica pubblici e privati sono ormai una necessità

La visione di questa azienda verso le energie rinnovabili e la transizione energetica conferma ulteriormente il percorso intrapreso da VP Solar e dai propri clienti, orientato all’innovazione sostenibile e alla riduzione dell’impatto ambientale.

In linea con questa prospettiva, anche il piano nazionale italiano per la mobilità elettrica sta accelerando lo sviluppo del settore: il PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima) e il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) prevedono ingenti investimenti per favorire la diffusione dei veicoli elettrici e l’ampliamento delle infrastrutture di ricarica sul territorio.

Entro i prossimi anni, è previsto un incremento significativo dei punti di ricarica pubblici e privati, con l’obiettivo di creare una rete capillare in grado di supportare la crescente domanda di mobilità sostenibile e di incentivare la transizione ecologica del settore automotive italiano.