Reddito energetico: fondo nazionale da 200 mln di euro, anche Trento approva la misura

Tra le varie misure messe in atto dal Governo a giugno, oltre al Superbonus 110%, sta prendendo forma anche la proposta del “Reddito Energetico”.

Creazione di un fondo nazionale da 200 milioni di euro

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro il 10 giugno 2020 ha annunciato la creazione di un fondo nazionale da 200 milioni di euro dedicato al reddito energetico che consentirà ai cittadini con difficoltà economiche di installare un impianto fotovoltaico senza costi.

Il progetto nasce ancora nel 2017, sempre ad opera dello stesso Fraccaro, come “esperimento locale”.

Porto Torres primo progetto Italiano di reddito energetico

I primi ad usufruire di questa opportunità avviata tra il 2018/19 sono stati i cittadini del comune sardo di Porto Torres dove è stato istituito un fondo rotativo per finanziare l’installazione gratuita. Le famiglie selezionate hanno potuto acquistare in comodato dei piccoli impianti fotovoltaici (<20 kW di potenza) con un risparmio annuo di circa 150 euro a famiglia.

“In un anno a Porto Torres sono stati installati 50 impianti con 9.000 euro di risparmi totali per i cittadini, 8.000 euro che hanno alimentato il fondo rotativo e 65 tonnellate di CO2 in meno”, spiega Fraccaro.

Anche la provincia di Trento si avvicina al reddito energetico

Dopo la regione Puglia e Porto Torres anche la Provincia di Trento si avvicina al “reddito energetico” annunciando che valuterà l’acquisto di impianti fotovoltaici, anche con sistemi di accumulo abbinati, da installare nelle case di residenti con redditi bassi.

L’emendamento approvato impegna la Provincia a valutare il reddito energetico orientato esclusivamente alle famiglie con reddito più basso.

Nella versione originale dell’ODG presentata il 1 ottobre 2020, il consigliere Alex Marini del M5S proponeva una soluzione rivolta a tutti, a partire dalle famiglie con reddito più basso.

“Ritengo comunque sia un buon risultato, che adesso andrebbe implementato, magari partendo dalle prime forme sperimentali di cohousing”, commenta Marini.

Come funziona e a chi è rivolto il Reddito energetico

Il reddito energetico quindi prevede lo stanziamento di un finanziamento pubblico a fondo perduto per l’installazione di impianti fotovoltaici o micro-eolici rivolto a famiglie con difficoltà economiche.

Per chiudere il cerchio viene attivato un fondo rotativo, dove confluiscono i proventi dell’energia non auto-consumata dai beneficiari ed immessa in rete.

Gli incassi presenti nel fondo servono per finanziare impianti per altre famiglie.