Strutture tracker VP Solar per massimizzare la resa dell’impianto

In un contesto di forte crescita degli impianti commerciali e industriali (C&I), le strutture di montaggio con inseguitori monoassiali stanno guadagnando sempre più spazio nel panorama italiano.

Queste soluzioni offrono un’alternativa dinamica alle strutture fisse, con l’obiettivo di massimizzare la produzione di energia elettrica ottimizzando l’orientamento dei moduli.

Come funzionano?

A differenza delle strutture fisse, i solar tracker consentono ai moduli fotovoltaici di seguire il movimento del sole durante la giornata, modificando l’inclinazione per mantenere l’angolo di incidenza dei raggi solari il più favorevole possibile. Questo si traduce in una produzione energetica più elevata, soprattutto nelle ore intermedie della giornata..

Il movimento può essere controllato da due sistemi principali:

  • orologio astronomico che calcola la posizione del sole in base al giorno e all’ora
  • sensori di irraggiamento che individuano la direzione di massimo irraggiamento.

In condizioni meteo avverse, come vento forte o abbondanti nevicate, i tracker si mettono automaticamente in posizione di sicurezza per diminuire al minimo l’effetto vela (modulo in orizzontale) o l’accumulo della neve (modulo inclinato il più possibile).

Resistenza elevata

Dal punto di vista meccanico, le strutture sono realizzate in acciaio zincato, con componenti testati per resistere ad elevati carichi di vento e neve.

La modularità e la semplicità di montaggio permettono una rapida installazione e una manutenzione ridotta. Alcuni modelli prevedono la possibilità di sensorizzazione avanzata e logiche di controllo integrate direttamente nel tracker.

Alimentazione dei tracker

I tracker offerti da VP Solar, possono essere alimentati direttamente con dei cavi di alimentazione, oppure si può prevedere il funzionamento con dei moduli di piccole dimensioni.

In questo caso su ogni serie di moduli FV, viene montato un modulo più piccolo da 150Wp, con delle batterie collegate, che alimenta il tracker. Questa soluzione di solito si trova più raramente per i costi in più dei componenti, i costi di manutenzione (le batterie passato un po’ di tempo vanno cambiate) e la poca affidabilità del sistema in particolare nelle stagioni invernali.